Di solito non sono avvezza a leggere biografie ma questa: questa merita veramente tanto.
Vivere e sorridere. La mia sindrome di Wolfram è la biografia di Matteo Perrone, un giovane ragazzo di trentanni che ci racconta, attraverso una settimana tipo la sua vita e i suoi ricordi insieme alla sindrome che l’accompagna da alcuni anni.

Le differenze non sono dei limiti ma dei punti di partenza
La prosa è volutamente semplice, l’autrice, Martina D’Agostino, riesce a trasmettere benissimo i pensieri e le emozioni di Matteo. Tutto è narrato dal punto di vista del protagonista che si racconta e si mette a nudo accompagnando le sue parole ai testi del suo cantante preferito: Vasco Rossi.
L’atrofia ha tolto il colore alla mia vita rendendo tutto più triste e opaco. I colori brillanti bruciano i miei occhi e quelli delicati si confondono perdendo la loro identità
Durante la lettura ho avuto in più punti gli occhi lucidi perchè questo è un libro che va dritto al cuore. Matteo è un ragazzo come tanti eppure unico, ricco di amici splendidi che colorano le sue giornate, una famiglia che è la sua colonna portante e uno spirito invidiabile.
Perchè nonostante i momenti di sconforto Matteo spesso si sprona, e sprona anche i suoi lettori, a godere delle piccole gioie. Poter giocare con il suo nipotino, gustarsi una colazione al bar (quasi proibita per lui e il suo diabete) le risate con gli amici.
Ognuno di noi ha la sua storia, ognuno di noi ha qualcosa che qualcun altro non ha
Un libro che mi sento di consigliare a tutti e che dovrebbe stare in libreria ed essere letto e riletto per assorbirne l’emozione.